Controllo delle funi

7 aprile 2021

Controllo delle funi

Controllo delle funi

Si raccomanda di prestare la massima attenzione nell'effettuazione delle verifiche periodiche alle funi di sollevamento. Infatti il comma 8 dell'art. 71 del D.Lgs. 81/2008 dice:

... il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede affinché:

...

  1. b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte:

    1) ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;

...

Il manuale della fune conterrà sicuramente un riferimento alla ISO 4309. Il produttore infatti difficilmente si azzarderebbe ad utilizzare, in presenza di una norma internazionale, riferimenti diversi.

Questa norma prevede che chi fa l'ispezione della fune esprima un parere anche sullo stato dei fili interni e quindi in genere non visibili. Nel verbale di prova deve quindi dichiarare esplicitamente che non ci sono difetti nè ai fili visibili nè a quelli interni.

Per dichiararlo può:

1. dedurlo dallo stato complessivo della fune (fune nuova, inserita in un ambiente poco aggressivo, in buono stato, senza difetti visibili, ...),

2. aprire la fune con le apposite morse e verificarlo visivamente,

3. utilizzare il metodo magnetoinduttivo (MRT).

Posto che il metodo 2 non è possibile su tutte le funi (e.g. quelle antitorsione), se una corda presenta anche segni limitati di usura, é ovvio che chi fa la prova si debba esprimere anche sui fili interni e quindi, applicando la ISO 4309, utilizzi il metodo MRT.

In ogni caso dovrà dichiarare esplicitamente nel verbale di verifica che "non sono stati rilevati difetti da usura sui fili interni".

Restiamo a disposizione per ogni chiarimento.